La casa e il suo restauro

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Restaurare a Venezia è un’arte: bisogna accogliere e abbracciare ciò che si ha e cercare di vedere oltre.

Riconosco che questa capacità di “vedere oltre” e immaginare uno spazio già finito appartiene sopratutto a Davide. E’ stato infatti soprattutto lui il motore del restauro.

Ci siamo ritrovati tra le mani un edificio dell’edilizia minore veneziana residenziale preottocentesca, al quale abbiamo dato una nuova funzione (l’attività ricettiva), attribuendogli nuova energia e risorsa, mantenendo inalterati gli stilemi architettonici caratteristici.

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Questa casa racchiude tante ricchezze che abbiamo potuto scoprire lavorando al fianco di esperti artigiani che ci hanno aiutato a mettere in luce la struttura portante del tetto in travi di larice del Cadore, così come le murature in mattoni in cotto originali dell’epoca di costruzione.

Abbiamo mantenuto il pavimento in terrazzo alla veneziana con impasto a base di calce ed elementi in pietra di “cogolo” bianco, ormai introvabile, e abbiamo proceduto al mantenimento e al restauro della scala in Pietra Tenera di Vicenza, le cui cave sono quasi esaurite così come il terrazzo alla veneziana con elementi in marmo rosso di Verona, presente all’ingresso della struttura.

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Abbiamo reinventato e immaginato nuove funzioni: i divisori interni in tavole verticali e orizzontali chiamati “scorzoni e catinelle” sono invece stati inseriti nel pavimento dei bagni in terrazzo alla veneziana di nuova fattura, utilizzandoli così come particolarità costruttiva.

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Questa casa è stata un vero e proprio colpo di fulmine.

Chiudere gli occhi e immaginare un nuovo spazio è stato facile e immediato.

Disabitata da tempo, sembrava quasi stesse aspettando il nostro arrivo. E passo passo ci ha svelato tante piccole meraviglie.

Racchiude tanti elementi “veneziani” che ne costituiscono i punti di forza e ne aumentano il fascino: come il pavimento in marmo o le bellissime travi, inizialmente nascoste da una contro soffittatura.

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Che emozione scoprire la loro presenza così come quella dell’abbaino che portava luce alla sala centrale… scegliere il nome per il B&B è stato perciò naturale. Al Pozzo di Luce !

La configurazione è rimasta più o meno la stessa del passato : una stanza centrale con 3 camere attorno. Era presente la cucina e un unico bagno, di colore verde, che ci ha fatto tanto ridere.

Ed è stata proprio questa configurazione che ha ispirato Davide nella creazione del nostro logo: il B&B visto dall’alto!

Cosa dirvi… benvenuti a casa, con l’augurio che possiate sentire anche a voi le belle energie che questa dimora emana.

Questo è stato il nostro approccio nel portare avanti il restauro, che è stato realizzato utilizzando le tecniche costruttive tradizionali tramandate di generazione in generazione.

alessandra amoroso